Giurisprudenza

Cass. pen., sez. I, 4.3.1998, n. 515

Stralcio Il vizio di notificazione del decreto di rinvio a giudizio deve essere fatto valere con il mezzo previsto per l'impugnazione contro la sentenza, nell'ambito del processo di cognizione, formandosi, in difetto, il giudicato, con correlativa sanatoria dell'eventuale nullità pregressa. ... continua
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Cass. civ., sez. III, 3.3.1998, n. 2327

Starlcio Non sussiste violazione dell'art. 7 legge 20 novembre 1982 n. 890, correlato all'art. 160 cod. proc. civ., se l'avviso di ricevimento della notifica di un atto giudiziario a mezzo posta è sottoscritto con sigla, anziché con firma per esteso, dall'agente postale, perché l'identificabilità - normalmente difficile attraverso la sigla, di solito non facilmente leggibile - di chi esegue le formalità richieste dalla norma, è irrilevante, salvo che il destinatario dell'atto dimostri, vincendo la presunzione contraria, l'assenza della necessaria qualifica del notificante. ... continua
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Cass. civ., sez. II, 27.2.1998, n. 2149

Stralcio Ai fini della validità della notificazione l'omessa indicazione della persona che ha materialmente promosso la procedura notificatoria (ovvero della sua qualità di incaricato del soggetto legittimato a promuovere detta procedura) resta irrilevante tutte le volte che alla stregua dell'atto notificato sia certa la parte cui la effettuazione della medesima va riferita. ... continua
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Cass. civ., sez. I, 20.2.1998, n. 1843

Stralcio In tema di notifica effettuata a mani di un familiare del destinatario, la presunzione di convivenza non meramente occasionale non opera, con conseguente nullità della notifica stessa, nel caso in cui questa sia stata eseguita nella residenza propria del familiare, diversa da quella del destinatario dell'atto. ... continua
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Cass. civ., sez. III, 19.2.1998, n. 1760

Stralcio (...) la notificazione di un atto processuale avvenuta nel domicilio eletto presso il difensore di più resistenti tramite consegna di un'unica copia a mani del procuratore domiciliatario. Tale nullità è sanabile, con efficacia "ex tunc", attraverso il rimedio della rinnovazione dell'atto entro il termine perentorio assegnato dal giudice a norma dell'art. 291 cod. proc. civ. e della conseguente spedizione di un numero di copie pari a quello dei destinatari. ... continua
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Cass. pen., sez. I, 18.2.1998, n. 1988

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Cass. civ., sez. II, 6.2.1998, n. 1202

Stralcio (...) la sede legale della persona giuridica è diversa da quella effettiva, i terzi possono considerare come sede della persona giuridica anche quest'ultima, vale pure ai fini della disciplina delle notificazioni, contenuta nell'art. 145 c.p.c. Pertanto è valida la notificazione eseguita alla sede effettiva di una società avente personalità giuridica, anziché nella sede legale (Cass. 19.4.1995 n. 4399; 21.7.1993 n. 8142). ... continua
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Cass. civ., sez. II, 6.2.1998, n. 1202

Stralcio Nel caso in cui la nullità di notifica del decreto ingiuntivo abbia impedito alla parte intimata di avere tempestiva conoscenza del decreto e di proporre opposizione nel termine ordinario, il solo rimedio idoneo a far valere detto vizio e la conseguente inefficacia del decreto, quale titolo per l'esecuzione forzata, è l'opposizione tardiva prevista dall'art. 650 cod. proc. civ. e non quella contemplata dall'art. 615 e 617 cod. proc. civ.. ... continua
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Cass. civ., sez. I, 4.2.1998, n. 1125

Stralcio (...) nella relazione di notifica si dia atto in modo specifico dell'esecuzione degli adempimenti richiesti dal citato art. 140 del codice di rito: deposito presso la casa comunale; affissione di un avviso di detto deposito alla porta dell'abitazione dell'ufficio o dell'azienda del destinatario; comunicazione al medesimo della notizia del deposito mediante raccomandata con avviso di ricevimento. ... continua
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Cass. civ., sez. III, 3.2.1998, n. 1092

Stralcio Le condizioni legittimanti la notificazione a norma dell'art. 143 cod. proc. civ. non sono rappresentate dal solo dato soggettivo dell'ignoranza da parte del richiedente o dell'ufficiale giudiziario circa la residenza, la dimora o il domicilio del destinatario dell'atto, né dal possesso del solo certificato anagrafico dal quale risulti che il destinatario è trasferito per ignota destinazione. E' richiesto anche che la condizione di ignoranza non possa essere superata attraverso le indagini possibili nel caso concreto, che il mittente deve compiere usando l'ordinaria diligenza. ... continua
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Cass. civ., sez. Lavoro, 2.2.1998, n. 994

Il Massimario della Corte Suprema di Cassazione non ha proceduto alla massimazione in quanto la presente sentenza ribadisce principi già espressi in Cass. civ., sez. Lavoro, 20-10-1997, n. 10310 - RV509055 ... continua
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Cass. civ., sez. I, 29.1.1998, n. 904

Stralcio ... continua
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Cass. civ., sez. Lavoro, 23.1.1998, n. 642

Stralcio (...) il primo comma dell'articolo 145 del codice di procedura civile detta precise regole che debbono presiedere alla validità della notificazione, prescrivendo che questa vada eseguita "nella loro sede, mediante consegna di copia dell'atto al rappresentante o alla persona incaricata di ricevere le notificazioni ...". ... continua
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Comm. trib. centr., sez. XIV, 10.11.1997, n. 5427

Stralcio E' nulla la notifica degli atti di accertamento nei confronti di una società di capitali in liquidazione qualora risulti, ai sensi dell'art. 145 C.P.C., il tentativo di aver eseguito la suddetta notifica nella sede della società stessa. Infatti, soltanto se la notifica non può essere effettuata nella sede legale, trovano applicazione le disposizioni di cui agli artt. 138, 139 e 141 C.P.C.. ... continua
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Cass. civ., sez. I, 22.10.1997, n. 10380

Stralcio In relazione al luogo della notificazione ed alla persona cui l'atto è consegnato, la notifica è nulla se la consegna avviene in luogo o a persona diversi da quelli stabiliti dalla legge, ma che abbiano pur sempre qualche riferimento con il destinatario della notificazione medesima; è invece inesistente quando l'atto sia consegnato in luogo o a persona che non siano il alcun modo e per nessuna via riferibili o collegabili al soggetto passivo della notificazione. ... continua
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Cass. civ., sez. III, 10.10.1997, n. 9872

Stralcio Se un decreto ingiuntivo è notificato nelle mani dell'amministratore di una società ingiunta, ma presso la sede legale di altra società (art. 145 cod. proc. civ.), il cui rappresentante legale è il medesimo soggetto per entrambe, la notifica non è inesistente, perché tale qualifica non dipende dal luogo ove egli è presente, e perciò, da un lato, sussiste l'interesse e la legittimazione dell'ingiunta ad opporsi; dall'altro l'opposizione svolta, equivalente a tutti gli effetti alla costituzione in giudizio, sana il vizio della notifica (art. 156, terzo comma cod. proc. civ.). ... continua
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Cass. pen., sez. V, 9.10.1997, n. 9126

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Cass. civ., sez. Unite, 3.10.1997, n. 9654

Stralcio L'inosservanza delle disposizioni (artt. 144 cod. proc. civ. e 11 R.D. n. 161 del 1933) che impongono che l'atto introduttivo del giudizio (o l'impugnazione di una sentenza) contro un'Amministrazione pubblica patrocinata dall'Avvocatura dello Stato sia a quest'ultima notificato, comporta la nullità dell'atto di citazione (o dell'impugnazione); nullità che può essere sanata dalla costituzione del convenuto o dell'intimato resistente. ... continua
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Cass. civ., sez. Lavoro, 9.9.1997, n. 8804

Stralcio La notificazione è giuridicamente inesistente solo nell'ipotesi in cui l'atto esorbiti completamente dallo schema legale degli atti di notificazione, difettando gli elementi caratteristici del modello delineato dalla legge, mentre nel caso in cui sussistano violazioni di tassative prescrizioni del procedimento di notificazione, comprese in particolare quelle relative alla competenza dell'organo notificante, l'atto è nullo e suscettibile di sanatoria mediante la costituzione in giudizio della parte destinataria della notificazione. ... continua
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Cass. civ., sez. II, 13.8.1997, n. 7544

Stralcio In tema di notificazione a mezzo del servizio postale a norma dell'art. 7 della legge 20 novembre 1982 n. 890, per ritenere la ritualità della notificazione, non basta che la persona cui sia stata consegnata la copia sia in rapporti di parentela o di affinità con il destinatario dell'atto dovendo, invece, trattarsi di persona di famiglia che conviva anche temporaneamente con lui o addetta alla casa ovvero al servizio del destinatario, di persona cioè legata a lui da un rapporto di convivenza che, per la costanza di quotidiani contatti, dà affidamento che l'atto sia portato a sua ... continua
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Cass. civ., sez. I, 28.7.1997, n. 7033

Stralcio Per la innegabile contestualità tra la costituzione dell'intimato e la sanatoria della notifica del ricorso, deve ritenersi tempestiva la notifica del controricorso effettuata oltre il termine previsto dall'art. 370 cpc, non avendo tale termine iniziato il suo «iter» in ragione della inefficacia della notifica dell'atto introduttivo. introduttivo. ... continua
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Cass. pen., sez. VI, 24.7.1997, n. 2136

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Cass. civ., sez. III, 18.7.1997, n. 6643

Stralcio Per la validità della notifica di un atto non è necessario che la relata dell'ufficiale giudiziario sia interamente olografa (art. 148 cod. proc. civ.), ma che egli attesti, mediante la sua sottoscrizione, l'attività compiuta, e in particolare a chi e dove ha consegnato la copia dell'atto da notificare. ... continua
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Cass. civ., sez. I, 5.7.1997, n. 6060

Stralcio (...) ai sensi dell'art. 140 cod. proc. civ., in caso di irreperibilità del destinatario o di rifiuto di ricevere la copia, si perfeziona con la spedizione a quest'ultimo della raccomandata con avviso di ricevimento, contenente la notizia del deposito dell'atto nella casa comunale, mentre resta irrilevante - senza che possa in contrario argomentarsi dagli artt. 4 e 10 della legge n. 890 del 1982, riferibile alle sole notificazioni effettuate per mezzo del servizio postale, ai sensi dell'art. 149 cod. proc. civ. - l'effettiva consegna della raccomandata al destinatario o l'allegazion ... continua
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Cass. civ., sez. III, 2.7.1997, n. 5945

Stralcio Poiché l'ordine dei luoghi indicati dall' art. 139 cod. proc. civ. primo e sesto comma, per la notifica - se non possibile in mani proprie, ai sensi dell' art. 138 cod. proc. civ. - è in successione preferenziale, soltanto se la residenza e il domicilio del destinatario sono nello stesso luogo la notifica può effettuarsi alternativamente nell' una o nell' altro; se invece i rispettivi luoghi sono diversi, la notifica nel domicilio è nulla, se la residenza non è ignota. ... continua
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Cass. civ., sez. I, 30.6.1997, n. 5838

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Cass. pen., sez. V, 24.6.1997, n. 2100

Stralcio:
Massima 1 L'art. 100, quinto comma cod. proc. pen. individua presso il difensore il domicilio legale delle parti private diverse dall'imputato, che stanno in giudizio col ministero del difensore (cosiddetto domicilio legale delle parti "complesse"). L'art. 33 D.LGS. 28 luglio 1989, n. 271 indica, poi, nel difensore eventualmente nominato dalla persona offesa dal reato un domiciliatario "ex lege": la parte offesa è, cioè, presente di persona nel processo, pur avendo la facoltà di nominare un difensore per l'esercizio dei diritti e delle facoltà attribuitigli (art. 10 ... continua
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Cass. civ., sez. III, 23.6.1997, n. 5575

Stralcio L'assunto prescinde - oltre che da una giurisprudenza assolutamente pacifica di questa Corte regolatrice, costante nell'affermare che avvenuta la costituzione in giudizio, tutte le notificazioni devono essere eseguite (salvo che la legge disponga diversamente) nel domicilio del procuratore costituito, ai sensi degli artt. 170 c.p.c. e 125 disp. att. al c.p.c., indipendentemente dal fatto che detto procuratore sia anche domiciliatario, essendo destinatario, per il solo fatto della nomina, di tutti gli atti processuali relativi (così, ad esempio, recentemente, Cass. 13 novembre 1996 n ... continua
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Cass. civ., sez. Lavoro, 23.6.1997, n. 5591

Stralcio (...) il ricorso per cassazione va notificato personalmente e non già presso il procuratore domiciliatario o il domicilio eletto nel procedimento di esecuzione forzata, atteso che nel giudizio di opposizione le notificazioni sono disciplinate dagli artt. 138 e seguenti cod. proc. civ. e non dall'art. 489 dello stesso codice che trova applicazione limitatamente al procedimento di espropriazione forzata, rispetto al quale è autonomo il giudizio di cognizione che si instaura in conseguenza dell'opposizione del debitore esecutato o del terzo. ... continua
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Cass. civ., sez. I, 9.6.1997, n. 5100

Stralcio Poichéai sensi dell'art. 60 primo comma lett. e) D.P.R. 29 settembre 1973 n. 600 l'affissione nell'albo municipale dell'avviso del deposito nella casa comunale di un avviso di accertamento I.R.P.E.F. è modalità sostitutiva idonea dell'affissione alla porta dell'abitazione, ufficio o azienda (art. 140 cod. proc. civ.) del destinatario soltanto se non èpossibile reperire effettivamente tali luoghi nel comune ove il contribuente ha il domicilio fiscale, malgrado le ricerche del messo notificatore, se queste - secondo giudizio di fatto insindacabile in sede di legittimità - sono sta ... continua
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